mercoledì 22 luglio 2015

SECONDA POSSIBILITA'


Spesso nella vita facciamo, diciamo, pensiamo qualcosa di sbagliato e inevitabilmente possiamo perdere un legame sentimentale, un legame di amicizia, un'occasione di lavoro importante ...
Subentra poi uno stato di sconforto e frustrazione, vorremmo tornare indietro, ma sappiamo che è impossibile. Allora speriamo in una seconda possibilità.
Questa speranza si chiama domani e va guadagnata.
Il mondo è causa–effetto, pertanto se chiediamo una seconda chance non dobbiamo fare altro che gettare le cause del nostro voler bene a noi e agli altri, consapevoli che il suo frutto arriverà, sempre.
Io sono sicuro che nella vita non esiste il caso, e ciò che noi facciamo, anche di sbagliato, è per un motivo: può essere che dobbiamo apprezzare meglio l'altra persona, capire meglio noi stessi...
Nella vita mi è capitato spesso di dare una seconda possibilità ad una persona e ne sono grato. Il primo a trarne beneficio sono stato io, perché l'altra persona conscia dei suoi errori passati, è riuscita ad essere migliore, e a darmi un affetto, un amicizia resistente nel tempo.

MALATTIA

Mi sono sempre vantato di avere un fisico di ferro. Negli ultimi venti anni non mi sono quasi mai ammalato né di influenza, né ho avuto la febbre, insomma, niente di niente.
In un meeting di zadankai, avevamo affrontato i problemi karmici che ci portiamo dietro. Mi vantavo di questo, del fatto che avevo una salute d'acciao. Come non detto!!! A volte sembra che qualcuno ci ascolti e ci dica: ah si? Ti faccio vedere io ora...
Da dicembre del 2014 ho iniziato a stare male: non riuscivo praticamente a stare più in piedi, dimagrivo a vista d'occhio, non avevo energia per fare niente, ma niente di niente, passavo da un umore all'altro (felice, poi irascibile) e per quasi 6 mesi sono andato avanti cosi. I dottori non riuscivano a capire l'origine del mio malessere: in successione hanno pensato che fosse allergia (mi hanno tolto per un po di tempo il cane, e alcuni alimenti), anemia mediterranea, leucemia, tubercolosi, un cancro.
Solo dopo numerosi tentativi (nel mentre ho ingerito medicine di ogni tipo...) hanno capito che avevo una disfunzione alla tiroide. Nulla di eccezionale, se curata si riesce a vivere normalmente. Il problema è che se ne erano accorti tardi e tutte le medicine che avevo preso mi avevano destabilizzato l'organismo. Ho iniziato la cura a base di tapazole e piano piano mi sto riprendendo. Mi sono reso conto che però di tanto in tanto, questa malattia mi crea squilibri ormonali (soprattutto nei cambi di stagione) che durano alcuni giorni o settimane  (divento ossessivo, compulsivo, paranoico, passo da uno stato giocondo a uno stato irascibile), creando non pochi problemi a livello di relazioni personali. Mi rendo conto che a volte il mio comportamento dipende da questo e faccio del male alle persone, ma non piace nascondermi dietro la malattia, e anche se le persone che mi conoscono da tanto tempo, non capiscono l'origine dei miei atteggiamenti e si allontanano da me, preferisco non dirgli che dipende dalla tiroide. Ammettere questo mi sembra come di darla vinta alla malattia e non voglio questo. 

mercoledì 15 luglio 2015

SENSI DI COLPA


Spesso mi è capitato di avere sensi di colpa per aver detto, fatto, scritto qualcosa soprattutto se ciò crea sofferenza alle persone intorno a me e in particolare alle persone che voglio bene. In questi giorni è successo proprio questo, ed ero veramente arrabbiato con il mio gohonzon per aver permesso alla mia parte oscura di prendere il sopravvento e fare male ad una persona. Non sapevo darmi pace e non capivo. Mi chiedevo che senso ha,  sforzarsi per creare valore dentro e fuori di noi, se tanto qualche volta involontariamente cadrai nei 4 mondi inferiori (Inferno, Avidità, Animalità, Collera) e distruggerai quel poco di buono che stavi con tutte le tue forze tentando ci costruire. E statene certi ciò avverrà, sempre. Mi sembrava tutto cosi inutile ….
Ma come sempre ho usato la strategia del sutra del loto e ho posto tale domanda al gohonzon. Inevitabilmente ecco arrivare la risposta. Cercando su internet ho trovato questa frase: “…. perché la persona saggia ha smesso da tempo di farsi la guerra, conosce e accetta la sua parte oscura e si assume interamente la responsabilità di ciò che le accade e di come lo vive.”
E’ stata un’illuminazione. Tutti noi sbagliamo, inevitabilmente, fa parte della nostra natura. La cosa che possiamo fare è capire, imparare dai nostri errori, perdonarci, chiedere perdono alle persone che abbiamo coinvolto e ripartire. 
Sempre