Quanti di voi hanno avuto il rimpianto per qualcosa, per un gesto mai fatto, per una parola non detta, per non averci almeno provato? Tutti noi, abbiamo fatto o non fatto nella nostra vita qualcosa per cui vorremmo tornare indietro.
In particolare ho un rimpianto per una persona cara che se ne è andata. I suoi ultimi anni li ha passati in ospedale, malata di un cancro terminale. Ogni giorno, quando potevo, prima di andare all’università, passavo da lei e la salutavo, mi dava una carica tremenda:il suo sorriso , la sua gioia di vivere nonostante si vedesse la sofferenza faceva sbriciolare tutte le mie paure, ansie, preoccupazioni che un ragazzo ventenne può avere.
Aveva una forza di volontà invidiabile. Tutto ad un tratto il suo stato peggiorò, feci appena in tempo a salutarla sul letto dell’ospedale, prima che se ne andasse per sempre.
Beh, ho un rimpianto, di non averla salutata come volevo, di averla abbracciata e detto ti voglio bene.
Non voglio più che ciò accada.
Ho letto in questi anno un racconto di Tolstoj che mi ha fatto molto riflettere. Faccio un picccolo riassunto:
Siamo nella Russia del 1882. Ivan Il'ic Golovin, consigliere di Corte d'appello, ha condotto una vita molto normale e tranquilla: ha moglie, due figli ed una posizione sociale rispettabile. Un giorno, per un banale incidente, è costretto a fare i conti con una malattia che lo condurrà alla morte, ma proprio trovandosi di fronte ad essa, scopre di non aver vissuto come avrebbe dovuto. E in punto di morte esclama: “forse la mia vita è stata tutta un errore?”
Io non voglio arrivare in punto di morte e dire la stessa cosa.
Voglio provarci, non avere rimpianti, esprimere ciò che sono senza paura, nonostante tutto che ho da perdere?