venerdì 20 febbraio 2015

DENARO



Ho letto :
"Il denaro non è ciò che appare. Il denaro ha radici molto profonde, ha a che fare con la tua mentalità e con il tuo atteggiamento interiore.
Il denaro dà sicurezza, è il nostro sforzo di controllare la vita, è amore per le cose, ma non per le persone. Possiamo possedere una grande casa, un palazzo, un grosso conto in banca ma non potremo mai possedere il cuore di una persona. E più denaro avremo più ne vorremo, perché il nostro senso di insoddisfazione non verrà saziato. Solo amando una persona riusciremo ad avere una profonda contentezza."

Forse è per questo che non ho mai avuto un buon rapporto con i soldi....

LAVORO

Il lavoro può avere molti significati. C'è un detto che dice: lavorare per vivere.
Io la penso diversamente.
Io amo lavorare perché lo vedo come un mezzo di espressione, di realizzazione di se stessi, Fino a poco tempo fa avevo un'azienda che si occupava di energie rinnovabili. Mi faceva stare bene di essere utile a qualcosa, qualcuno, perché nel mio piccolo stavo tentando di aiutare l'ambiente, il nostro mondo, la nostra terra. Varie vicissitudini mi hanno costretto a cambiare lavoro. Oggi sono dipendente di un'azienda che si occupa della realizzazione dei bicchieri in vetro. Un lavoro ancora tutto da scoprire, spero con tutto il cuore di riuscire a trovare la mia identità. 

martedì 17 febbraio 2015

IL CASO



Il caso, destino o legge di causa-effetto?
Questo è un argomento molto difficile da comprendere e da spiegare. Ci voglio però provare. 
Secondo il buddismo ogni cosa nell'universo manifesta la Legge di causa ed effetto; in parole più semplici non esiste effetto senza causa, e che anche ogni causa è di per sé un effetto. 
Legge causa-effetto.
La prima volta che ho sentito parlare di questo argomento è stato vedendo il film “The Secret” (chi non lo avesse fatto vi invito a cercarlo su youtube). Uno degli autori diceva che siamo noi, con i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre azioni ad attrarre ogni evento nella nostra vita. 
Bella affermazione, ma difficile da comprendere all'inizio, soprattutto per me. Da cattolico convinto come ero, pensavo che il destino ci fosse quasi imposto e che noi avevamo poco da fare se la nostra relazione non funzionava, se avevamo un incidente in auto o quanto altro. Ero convinto che la fatalità avesse un ruolo primario nella nostra vita. Ma leggendo e riflettendo, mi sono reso conto che stavo sbagliando: siamo noi a creare le cause che poi in futuro si manifesteranno. Sempre e comunque. 
So a cosa state pensando. Il mio/a ragazzo/a mi ha lasciato, che colpa ho io?
Ma domandatevi: avete fatto tutto il possibile per la vostra relazione? Eravate veramente convinti che il vostro partner fosse l’uomo/la donna giusta? A me è successo. E sapete cosa vi dico? Che con il tempo mi sono reso conto di essere stato io, solo io, a far si che le cose prendessero una certa piega. 
Voi mi domanderete allora come puoi spiegare uno stupro, un incidente o un omicidio. Che colpa può avere un bambino se questo viene violentato da suo padre?
Domande legittime , la cui risposta diventa difficile da dare, se non mettiamo in discussione gli schemi mentali con cui siamo abituati a pensare.
Supponiamo, però, per un momento che la nostra esistenza sia eterna, e che noi ci reincarniamo decine, centinaia di volte, e supponiamo che in una delle nostre precedenti vite siamo stati noi a fare del male ad una persona gettando una causa di odio, di rancore, di negatività che nella nostra attuale vita ci viene restituita. Vista con questa ottica tutto diventa più chiaro. 
E’ difficile accettare un ragionamento del genere, lo so, è successo anche a me. Anche perché soprattutto noi in occidente siamo abituati fin da piccoli a ragionare in maniera molto diversa, però vi invito ad approfondire l’argomento e poi come è giusto che sia, ognuno si farà la sua idea.

E nel mentre che ci riflettete, in questo periodo mi sto divertendo a pensare:
- Perché ho attratto questa situazione economica? Quali sono le cause? 
- Perché ho attratto nella mia vita quella ragazza? 
Domande a cui il futuro darà le sue risposte.

giovedì 12 febbraio 2015

CAMBIAMENTO


Nella vita tutto cambia: il lavoro, gli affetti, gli amici, i soldi.... e anche noi stessi.
Ripensando a come ero 10 anni fa e come sono oggi sembro un'altra persona.
10 anni fa:
- i  miei interessi erano andare a ballare, divertirmi, uscire con gli amici, vedere una bella partita di calcio, lavorare per avere sempre più soldi, una bella macchina, belle donne intorno, L'aspetto materiale della mia vita era quindi predominante
Oggi
- i miei interessi sono: andare al cinema, andare a un concerto,  leggere un bel libro soprattutto spirituale o comunque di crescita personale, accoccolarmi la sera con la mia donna nel letto a vedere un bel film. Mi piace ascoltare le persone, e ad aiutare a risolvere i loro problemi. Non ho più o quasi interesse al calcio, ai soldi, al lavoro, alle macchine, alla discoteca. 
Sembro un'altra persona!!!!

mercoledì 4 febbraio 2015

VELENO IN MEDICINA


Uno dei concetti chiave nel buddismo di Daishonin è “trasformare il veleno in medicina”.
Mi chiedevo spesso quale era il senso di tale espressione molto usata. Il suo significato sta che ogni situazione difficile, problematica, può essere fonte di ispirazione per creare delle situazioni positive per te e per altri. Ma non solo. Solo attraverso la nostra sofferenza possiamo capire meglio noi stessi  (e gli altri), riuscire a capire le radici di tale dolore ed estirparle.
In fondo, se ci pensiamo bene, nel continuo mutare della nostra vita, tra gioia, dolori, passione, speranza, tristezza,… quello che conta veramente è dove siamo arrivati, cosa siamo diventati.
Se io ripenso alla mia vita, a quello che ero e a quello che sono diventato, sono grato alla Vita stessa, di aver avuto tante sofferenze, perché solo cosi sono diventato quello che sono, una persona migliore, che nonostante i suoi errori (nel passato, nel presente e, per fortuna o sfortuna, anche nel futuro), arriverà sempre di più ad assomigliare a un Buddha.
Già mi vedo con la pancia!!!
Credetemi, per evolvere come persona, non c’è di meglio che la sofferenza, anche se a volte desidereremmo un po’ di serenità, ma il Gohonzon stesso sa quello che è meglio per noi in ogni circostanza e situazione.
Basta avere fede e la nebbia dipanerà.

lunedì 2 febbraio 2015

RIMPIANTI




Quanti di voi hanno avuto il rimpianto per qualcosa, per un gesto mai fatto, per una parola non detta, per non averci almeno provato? Tutti noi, abbiamo fatto o non fatto nella nostra vita qualcosa per cui vorremmo tornare indietro.
In particolare ho un rimpianto per una persona cara che se ne è andata. I suoi ultimi anni li ha passati in ospedale, malata di un cancro terminale. Ogni giorno, quando potevo, prima di andare all’università, passavo da lei e la salutavo, mi dava una carica tremenda:il suo sorriso , la sua gioia di vivere nonostante si vedesse la sofferenza faceva sbriciolare tutte le mie paure, ansie, preoccupazioni che un ragazzo ventenne può avere.
Aveva una forza di volontà invidiabile. Tutto ad un tratto il suo stato peggiorò, feci appena in tempo a salutarla sul letto dell’ospedale, prima che se ne andasse per sempre.
Beh, ho un rimpianto, di non averla salutata come volevo, di averla abbracciata e detto ti voglio bene.
Non voglio più che ciò accada.
Ho letto in questi anno un racconto di Tolstoj che mi ha fatto molto riflettere. Faccio un picccolo riassunto:
Siamo nella Russia del 1882. Ivan Il'ic Golovin, consigliere di Corte d'appello, ha condotto una vita molto normale e tranquilla: ha moglie, due figli ed una posizione sociale rispettabile. Un giorno, per un banale incidente, è costretto a fare i conti con una malattia che lo condurrà alla morte, ma proprio trovandosi di fronte ad essa, scopre di non aver vissuto come avrebbe dovuto. E in punto di morte esclama: “forse la mia vita è stata tutta un errore?”
Io non voglio arrivare in punto di morte e dire la stessa cosa.
Voglio provarci, non avere rimpianti, esprimere ciò che sono senza paura, nonostante tutto che ho da perdere?