Noi occidentali utilizziamo il
termine Karma come sostituto del peccato, le abbiamo dato una accezione
negativa, viviamo questa semplice legge come una punizione per le nostre
azioni. Gli stessi orientali, soprattutto in India, fanno più o meno la stessa
cosa, giustificano la loro condizione di vita, come effetto inevitabile di tale
legge. Di conseguenza subiscono passivamente le condizioni in cui si trovano
senza fare niente per cambiarle.
In quest’ottica il termine karma
mal si concilia con il libero arbitrio. Come possiamo noi cambiare il nostro
presente (attuare il libero arbitrio) se comunque noi dovremo “subire” le
conseguenze delle nostre azioni, pensieri del passato?
Nichiren Daishonin ci ha dato
invece una speranza e ci ha detto che noi oggi, qui e ora , possiamo cambiare
il nostro karma, le condizioni sia interiori che esteriori in cui ci
troviamo. Ma non solo, noi possiamo
avere il libero arbitrio di accettare o meno le cose indesiderabili che ci
accadono in maniera passiva o avere un senso di responsabilità, chiedendoci
cosa dobbiamo imparare. Mi viene in mente una frase di Osho che dice:
“rilassati, Ciò che dovrà accadere accadrà e tu hai una scelta: andarci insieme
o andarci contro”. Li sta il nostro libero arbitrio, la nostra scelta, la
nostra libertà per il presente.
Mentre per il nostro futuro
ricordiamoci che la semina è facoltativa ma il raccolto obbligatorio.
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