martedì 30 dicembre 2014

2014





Brindo agli amici e ai nemici.
Alle persone che mi hanno fatto del male, rendendomi più forte, temprando il mio carattere.
Brindo a quegli amici che hanno riso e pianto con me, che mi hanno teso una mano quando ne ho avuto bisogno, e non sono scomparsi come altri.
Brindo ai miei genitori che mi hanno dato la vita, ai miei fratelli e ai miei nipoti che l'hanno arricchita.
Brindo ai miei collegi di lavoro che mi hanno aiutato a costruire un futuro, una speranza.
Brindo alle persone che ho avuto la fortuna di incontrare quest'anno e che mi hanno regalato un sorriso , uno sguardo.
Brindo a un nuovo anno che si appresta ad arrivare, alle speranze riposte in esso, e al ricordo di tutti gli anni trascorsi fino ad oggi.
Brindo allo specchio, questo sconosciuto da cui fuggiamo, impauriti dal suo saper parlare senza voce, dal suo dire tutto senza impiegare le parole.
Brindo a questa meravigliosa vita, a questo viaggio strano ma bellissimo che ci è stato concesso di iniziare.
Buon 2015 a tutti voi!!!

venerdì 5 dicembre 2014

NAM MYOHO RENGE KYO


Non so se qualcuno di voi conosce questa parola. La frase Namu myōhō renge kyō (南無妙法蓮華経) è l'invocazione o, in giapponese, daimoku (題目, cin. tímù, titolo) riferita al titolo del "Sutra del Loto della Legge Mistica". Si tratta di un antica pratica buddista a cui credono (tanto per citare alcuni personaggi famosi) Baggio, Sabina Guzzanti, Carmen Consoli, Tina Turner , Richard Gere….
La pratica consiste nel recitare per un po’ di tempo (c’è chi lo fa per ore intere) davanti a una pergamena con inciso diversi simboli giapponesi. Tale recitazione permette di alzare il proprio stato vitale e di riuscire a godere di un energia, un equilibrio, una positività, una visione diversa della vita.
Non è mio intento riassumere o dire la filosofia che c’è dietro tale forma di preghiera , ma voglio raccontarvi la mia esperienza .
La prima volta che me ne parlavano risale a qualche anno fa, ma a quel tempo la mia vita scorreva tranquilla e felice, e detti poco peso a ciò che mi dicevano.
Nel 2013 la mia vita aveva preso purtroppo un'altra via ed era mia intenzione sperimentare altre forme di religioni o di filosofia che mi potessero in qualche modo spiegare alcuni misteri della vita, e il perché succedono alcune situazioni nella vita.
La prima volta che sono andato a recitare, sono entrato in una casa, c’erano persone di ogni ceto sociale, ricchi, poveri, giovani, vecchi, e tutti insieme con le mani giunte hanno recitato per un’ora!! Davanti al gohonzon (questa pergamena). C’era un caldo bestiale, e soffrii come un dannato, volevo scappare e andare a buttarmi in acqua.  A fine recitazione, qualcuno mi chiese cosa ne pensavo e io dissi in maniera molto schietta che mi sembrava una sorta di pratica che non mi si addiceva (per non usare parole più dure- dentro di me pensavo questi sono tutti matti!!! Stanno un’ora a ripetere in continuazione nam myoho renge kyo, ma non hanno meglio da fare?). Uno dei membri in maniera molto gentile mi rispose che non potevo farmi un idea cosi su due piedi ma dovevo in qualche modo dargli una chance e mi disse che al contrario di altre forme di religioni in cui si fa riferimento al credo in senso oggettivo (credo perché è scritto nella bibbia, nel corano..) qui il credo è soggettivo (ognuno di noi può sperimentare i benefici concreti che tale forma di preghiera ha nella sua vita).
Uscii e mi dissi: e se avesse ragione? Lo proverò se poi funziona tanto meglio, sennò che ho da perdere?
Per 60 giorni di fila ho continuato tutti i giorni a recitare nam myoho renge kyo. Mentre scrivo sono passati diversi anni e ringrazio il coraggio che mi ha permesso di iniziare e praticare. La mia vita è letteralmente cambiata: ho un equilibrio, una positività, un’allegria mai avuta. Vedo la vita con occhi diversi, divento meno irascibile, riesco a trovare soluzioni in campo lavorativo , sentimentale, che prima non ero in grado di trovare. Se prima le cose che succedevano nella mia vita non avevano un senso e mi sentivo sfortunato o in preda a destino negativo, ora capisco che invece ogni cosa ha un suo senso e col tempo riesco a capire quel senso!!! Incredibile, vi direte? Si , proprio cosi.
Potreste obiettare che sembra fantascienza, un lavaggio del cervello  ecc… e una parte di me potrebbe darvi ragione ma c’è un ma. Lo avete provato? Sono sicuro di no, e allora perché non lo fate?
Dopotutto, anche voi cosa rischiate di perdere? Forse le credenze che la società, gli amici, i genitori vi hanno insegnato e di cui avete paura a liberarvene perché il vostro modo di pensare verrebbe completamente rovesciato?

mercoledì 19 novembre 2014

VIAGGI



Ho letto tempo fa un articolo di Focus in cui si diceva che viaggiare fa bene, perché rende felici e arricchisce di neuroni il cervello. Effettivamente è cosi.Noi uomini siamo sempre in divenire, e anche se spesso pensiamo al passato o al futuro, il fatto solo di muoverci, allarga le nostre menti, e ci permette di "scappare" da quella staticità che altrimenti ci soffoca.

Nella mia vita ho viaggiato molto sia per lavoro, sia per affetti, sia per divertimento e il confrontarmi con posti, persone, culture nuove mi ha sempre stimolato beneficamente. 

Sono stato in quasi tutta Italia, in Francia, Germania, Spagna, Inghilterra...ma non ho mai varcato i confini dell'Europa, però un giorno lo farò.

sabato 15 novembre 2014

QUI E ORA

Nella vita corriamo tanto e sempre, sia per lavoro, che per affetto e solo poche volte ci fermiamo ad apprezzare l’esistenza, un abbraccio di un amico, un sorriso di un bambino, la pelle di una donna, l’affetto dei propri genitori, le attenzioni di un cane.
Se ci guardiamo indietro, il tempo sembra essere volato; rivolgiamo sempre lo sguardo alla meta da raggiungere, ponendoci degli obiettivi sempre più grandi, ma mai godendoci il viaggio, il percorso. E’ come se uno dovesse partire per una vacanza tanto attesa, e un mese prima non pensa altro che al momento che sarà lassù, e quando è lassù pensa a quello che farà domani e domani penserà a quello che farà domani l’altro e via dicendo. Non godendosi il momento.

Arriva però, un giorno in cui ti accorgi che il tempo è volato via, e che le tante avventure, esperienze che hai vissuto sono finite. E sai che non torneranno. Allora inizi a capire quanto sei stato sciocco a non viverle pienamente. Vorresti tornare indietro ma sai che è impossibile.
Per fortuna sai che la vita continua e ne arriveranno altre, questa volta da vivere intensamente. 

mercoledì 5 novembre 2014

RUOTA LIBERA



Oggi scriverò delle cose così a ruota libera senza un filo conduttore.

1) E' molto difficile far capire chi sei. Molto tempo fa conobbi una ragazza e ci siamo messi a chiacchiera diverse volte. Ci siamo un po’ confidati su diverse cose nella vita e una sera lei ci ha provato.
IO: che fai?
Lei: pensavo… che ti piacessi.
IO: si, mi piaci come persona, ma non ho l’attrazione giusta, voglio rimanere solo amici al momento, poi chissà
Lei: io non credo all'amicizia uomo-donna
Alla fine se ne è andata. Chissà perché è proprio difficile credere che un uomo possa essere interessato a una donna solo per amicizia senza altro.

2) Ho letto di una ragazza che è stata costretta a scappare di casa, perché suo babbo era tornato ubriaco e aveva iniziato a spaccare mobili, a gridare, a fare violenza sulle persone a lui care(?).
Non conosco le motivazioni che possono spingere l'uomo a comportarsi cosi, e non mi piace giudicare la gente, non sono nessuno per farlo, ma se avessi avuto questa persona tra le mani gli avrei detto: vuoi bere? Fallo. Vuoi spaccare i mobili? Fallo. Ma che ca...o di uomo sei, che getti i tuoi problemi sulla tua famiglia, sulle persone che ti amano? Tira fuori le palle (guardate il gioco di parole non voluto: “fallo-palle”, ahah), prendi le tue cose e vai via di casa.

3) Stavo percorrendo la superstrada e mi è venuto in mente l’incidente mortale di una decina di giorni fa dove sono rimaste uccise mamma e figlia. Io che giro in continuazione e che faccio 50.000 km in un anno (ho fatto due conti, passo due ore al giorno in macchina), a volte basta veramente poco, una distrazione, un cretino, una mossa azzardata e ti ritrovi all'altro mondo. 

4) Avrei voluto fare una cosa particolare questa settimana, ma non volevo che una persona si sentisse in debito con me e non l’ho fatta. Non sono sicuro di aver fatto bene.

giovedì 16 ottobre 2014

RANCORE


Non so se è una bella cosa o no, ma io nono riesco a portare rancore per le persone. Di gente ne ho incontrata tanta nella mia vita, e tante persone mi hanno fatto del male volontariamente. 
Nonostante ciò, cerco sempre di capire il loro punto di vista, e mi convinco che non volevano farlo apposta. Questo però mi porta a riabbassare la guardia nei loro confronti, e normalmente rivengo ferito.
Spesso mi chiedo: come sarebbe bello il mondo se ci comportassimo tutti come i bambini. Si arrabbiano tra di loro, ma poi dopo 5 minuti , hanno già dimenticato tutto e sono nuovamente felici a rigiocare insieme. 

lunedì 8 settembre 2014

RIALZARSI




Non importa quante volte cadiamo nella vita, ma quante volte ci rialziamo

mercoledì 20 agosto 2014

MARE

Adoro il mare, ho passato gran parte della mia vita in una città della costa tirrenica e quando avevo il tempo, passavo ogni momento sdraiato sulla spiaggia a godermi, il sole, il rumore leggero e costante dell'acqua che si infrangeva sulla battigia. Spesso rimanevo li anche al tramontare del sole, mi sentivo colmo di serenità, di pace e di libertà.
Preferisco i luoghi non stracolmi di persone, dove è più facile riuscire a immergersi completamente in quell'atmosfera cosi bella, dove le tue domande, i tuoi problemi, i tuoi pensieri negativi si perdono al di là dell'orizzonte sconfinato.

giovedì 31 luglio 2014

GIOCHI


Uno dei momenti più gioiosi della mia vita, è quando la mia famiglia è tutta riunita: i miei genitori, i miei fratelli e i miei nipoti. Per fortuna, ho sempre avuto una famiglia unita, e , a parte qualche incomprensione, siamo sempre andati d'amore e d'accordo. 
Quando siamo tutti riuniti, io divento il gioco preferito dei miei nipoti. Sono sempre attorno a me, perché le faccio ridere e invento sempre dei giochi strani. 
Mi viene in mente due cose:
- Il primo quando un giorno giocavamo a nascondino. Mi divertivo a nascondermi nei posti più strani. loro stavano contando in cucina e io sono andato a nascondermi in camera, non sapevo dove mettermi: nell'armadio mi avrebbero trovato, sotto il letto idem. alla fine mi sono nascosto nell'intercapedine tra finestra e controfinestra. Stavo di uno scomodo.... Ma non mi hanno mai trovato: mi vedevano entrare in camera e poi puff, per loro sparivo!!! Da quel giorno sono diventato il mago per loro!!!
- Invento sempre dei giochi strani, e delle storielle buffe. Come questa: se te sei una principessa e baci un rospo e lui diventa principe, quanti rospi rimangono? Zero? sbagliato!!! Ne rimane 1, te!!!

martedì 22 luglio 2014

AMORE E ODIO




AMO
1) amo i difetti delle persone, le adoro, adoro le donne con le smagliature, le donne con i fianchi larghi, non mi piace una donna perfetta, o troppo bella (non mi piace nemmeno una befana, ma una via di mezzo). In passato sono stato fidanzato (lo giuro)con una copia della Bellucci, l'ho lasciata perché troppo perfetta. 
2) amo la vita in generale, amo le persone, divertirmi, ridere, una bella serata con amici, birra a volontà.
3) amo dividere la vita tra lavoro e vita sociale (quando lavoro lavoro, quando mi diverto mi diverto)
4) amo la sincerità delle persone. Quando chiedo consiglio a un amico voglio che mi dica le cose come sono, non quello che mi farebbe piacere. E io faccio altrettanto.
5) amo gli animali. Per anni non ho voluto più un cane perché gli ultimi due li ho visti morire davanti a me: uno schiacciato da una macchina, uno sotto i ferri del veterinario. Poi però ho capito che sbagliavo a non volerne più. Mi emoziono tutte le volte quando vado a trovare i miei genitori e il cane dei miei mi viene incontro pisciandosi addosso dalla contentezza.
6) amo i bambini, la loro energia, la loro vitalità. Quando per le feste tutta la famiglia è riunita, mentre i miei genitori e i miei fratelli si mettono a parlare di politica, calcio, cronaca, pettegolezzi... io sono a giocare a nascondino con i miei nipoti!!!
7) amo il mio lavoro. Mi fa sentire migliore, forse perché credo in un mondo migliore.
8) amo le posizioni di comando. Lo ammetto, non riuscirei mai ad essere un dipendente. Ma amo essere io a decidere cosa fare e quando farle.
9) amo ascoltare le persone. Parlare è cercare l'approvazione degli altri, ascoltare è accettare gli altri.
10) amo il sesso, lo farei per ore

NON AMO
1) non amo la disonestà, i tradimenti delle persone. C'è un detto che dice: non c'è più cattivo di un buono che diventa cattivo ed è vero. Non mi tradite perché divento una belva. 
2) non amo la superficialità delle persone. Le persone sia nei rapporti personali che nel lavoro non vanno in fondo alle questioni.
3) non amo giudicare ed essere giudicato. Non sono nessuno per giudicare le persone, per poterlo fare dovrei aver vissuto le loro vite.
4) non amo parlare in pubblico. Tutti gli occhi puntati su di me mi creano disagio.
5) non amo i compromessi, non hanno mai portato almeno nella mia vita risultati positivi
6) non amo le fave cotte. E' l'unica cosa che non mangio
7) non amo le persone che appena sveglio mi parlano. Sono come un diesel, la mattina faccio fatica a svegliarmi e le persone almeno per mezz'ora devono stare zitte. Mi urtano.
8) non amo le persone che non rispettano la privacy, che sono troppo invadenti
9) non amo mangiare senza avere i piedi sotto un tavolino e senza un bel bicchiere di vino o birra
10) non amo vedere il bicchiere mezzo vuoto, mi piace vedere la vita con positività e mi concentro sugli aspetti positivi delle cose e delle persone


mercoledì 21 maggio 2014

SVOLTA





Nella vita di ogni persona ci sono stati delle decisioni che , delle scelte che hanno cambiato letteralmente il corso della propria vita. A me è successo quando avevo 23-24 anni. Ero iscritto all'università, ma in 5 anni avevo dato solo 2 esami. Diciamo che me l’ero goduta. Ma al tempo stesso non ero convinto di cosa facevo, non aveva molto senso ciò che studiavo e non avevo ancora idea di cosa volevo fare in futuro. Venivo da una storia che mi aveva lasciato il segno, e l’unico modo che conoscevo per uscire da quella situazione era uscire, divertirmi, andare a ballare. Ma ero insoddisfatto della vita, mi facevo domande tipo: che senso ha la vita? Che senso ha studiare? Non voglio passare la mia vita chiuso in un ufficio. 
Ebbi una discussione con mio padre, che mi buttò fuori di casa e mi disse: ora ti arrangi, se vuoi continuare gli studi mantieniti da solo. 
Li ci fu la svolta. 
Mi resi conto del tempo che stavo buttando via , ed ebbi anche un incredibile rimorso di coscienza per l’opportunità che stavo perdendo. Mio padre si spaccava il culo per permettermi di andare a studiare e io che stavo facendo? 
Mi guardai nello specchio e mi dissi: non so cosa farò nella vita ma questa occasione non la butto via. Cercai un lavoro, lo trovai come accompagnatore di ragazzi disabili, e contemporaneamente mi misi sotto a studiare. Ho fatto due anni assurdi: mi svegliavo la mattina alle 7 (sabato e domenica inclusi), lavoravo e studiavo, la sera arrivavo a casa alle 10 , cenavo e andavo a letto. La mia vita sociale non esisteva praticamente più, se non qualche compleanno, cena , ritrovo, con gli amici di infanzia. 
In due anni capo-volsi completamente la mia vita. Detti 12 esami, e ripresi un treno che ormai pensavo di aver perso. 
Ad oggi mi sono laureato, ho aperto un’azienda e conto 10 dipendenti.
Questa esperienza di vita mi ha fatto capire che siamo noi a decidere quando è finita, e non importa quanto siamo giovani o vecchi, o quale è la nostra situazione attuale, ma l’importante è non mollare. 
Mai.

martedì 13 maggio 2014

IL PEGGIOR GIORNO DELLA MIA VITA

Ripubblico un vecchio post

Ho avuto diversi momenti difficili nella mia vita, ma un giorno non potrò mai dimenticarlo. Era fine maggio, primi di giugno, e io tra poco più di un mese avrei coronato uno dei miei sogni, mi sarei finalmente laureato! Avevo scelto una tesi molto difficile, sperimentale, ci avevo lavorato sodo per due anni ma ormai era quasi pronta. Avevo con me il computer e lo lasciai in bauliera della macchina, insieme alla mia ragazza dovevo fermarmi un attimo al mercato  per comprare una cosa. Al mio ritorno, con grande stupore, mi accorsi che in pieno giorno mi avevano aperto la macchina e portato via la borsa del pc, il pc e ahimè anche la chiavetta usb con la quale avevo fatto il back-up della tesi. Andammo di corsa a fare la denuncia dai carabinieri, piangevo come un disperato. Il lavoro di due anni, tutto il sacrificio fatto, puff, sparito nel nulla. Non sapevo cosa fare. Credo di essere rimasto per ore seduto sul gradino della scala con la mente vuota, con la testa chinata sopra le ginocchia. Nei giorni seguenti giravo come uno zombie, speravo che da un momento a un altro mi chiamassero per dirmi che mi avevano trovato il computer, ma niente. Non l’hanno più trovato. 
Mi ripresi lentamente, molto lentamente, ma ce l’ho fatta!! Mi sono messo sotto, ho riscritto la tesi, la stessa tesi (meno male avevo una memoria di ferro), e dopo 6 mesi mi laureai. I miei professori mi fecero i complimenti, e la tesi stessa venne presentata in un convegno in Spagna.

C’è una canzone dei Negrita (alzati Teresa) che dice: “il destino è una nostra bugia, e niente è come la forza DENTRO DI TE”

mercoledì 16 aprile 2014

O CON ME O CONTRO DI ME


Io sono una persona schietta, sincera, che dice papale papale le cose come stanno, anche a costo di rimanere antipatico. 
Se mi piace una persona, prendo fiato e glielo dico, se non mi va un comportamento di un amico prendo coraggio e glielo dico, senza mezze misure. E' difficile vivere cosi , lo ammetto, perché è molto più pesante andare a giro senza maschera, e ci vuole molto coraggio. Se porti una maschera e la gente ti offende, non fa niente, butti via la maschera e ne prendi un'altra. Ma se non porti la maschera e qualcuno ti tradisce, soffri disperatamente, ahimè.
Però hai anche molte soddisfazioni. Le persone che mi conoscono, non hanno paura di me, perché sanno che sono sempre sincero e sanno che su di me possano sempre contare. Dopotutto sono siciliano (molto caliente) e per me la parola vale molto. 
Chi entra nel mio mondo deve esserlo anche lui, schietto sincero, non mi piace (per non dire che non tollero) le persone che mi prendono in giro. Se mi accorgo che qualcuno a cui ho riposto la mia fiducia mi ha tradito, divento una belva. Non c'è più cattivo di un buono che diventa cattivo, credetemi. 

sabato 5 aprile 2014

LE COSE CHE NON RINUNCEREI



Quali sono le 10 cose che non rinunceresti?
Non in ordine di importanza
1) Addormentarmi con la mia donna abbracciata a me
2) Giocare con i bambini
3) Un buon caffè
4) Un abbraccio di un amico
5) Ridere
6) Nutella
7) I sogni
8) Una famiglia
9) Viaggiare
10)Una settimana con la mia donna in un baita sperduta in montagna

venerdì 7 marzo 2014

SPENSIERATEZZA

Certo che se ripenso a come ero da ventenne mi sembra di essere veramente un altro.
Ero un ragazzo che viveva alla giornata, senza preoccuparmi del domani, o della conseguenza delle mie azioni. Avevo una spensieratezza disarmante.
Vi racconto questa.
Avevo poco più di vent’anni e il giorno dopo avrei avuto l’esame di chimica organica. La sera prima decisi di uscire a divertirmi, tornai a casa tardi, ma non importava, perché sapevo che il giorno dopo l’adrenalina dell’esame mi avrebbe tenuto sveglio. 
Mi dimenticai però di mettere la sveglia e la mattina seguente appena aprii gli occhi, mi accorsi che erano già le 10!! L’esame iniziava alle 8.30 e durava 4 ore. Corsi come un dannato all'università, penso di non essermi nemmeno lavato il viso, arrivai in aula alle 10.30 (abitavo lontano). Appena entrai in aula si girarono tutti.
Il professore: Che sei venuto a fare?
Io: A dare l’esame. 
Prof: Ma è già iniziato!!! 
Io: Provo uguale
Presi il foglio delle domande e mi misi a capo chino, non alzai la testa un attimo. 
Eravamo più di duecento ragazzi, e quell’esame lo superarono solo in dieci. Io ero uno di questi. Non so ancora come ho fatto!!! 
Da quel giorno però non sono più uscito la sera prima dell’esame.

mercoledì 5 marzo 2014

FIDUCIA


Chi di voi restituirebbe un portafogli pieno di soldi al proprietario? Non so quanti lo farebbero, io l’ ho fatto qualche anno fa.
Camminavo per strada e trovai un borsello con dentro 200 euro. Ero ancora all’università, non avevo mai un becco di un quattrino e 200 euro… beh, era una bella sommetta per uno studente.
Non sapevo che fare, misi il borsello da parte e mi ripetevo: ma si, che vuoi che siano 200 euro per quella persona, magari è piena di soldi, e non si accorgerebbe nemmeno di questi due spiccioli. Per me invece sono lo stipendio di 15 giorni, mi potrei comprare diverse cose, andare a ballare, godermela un po’. Fare il fighetto con le donne, offrirgli da bere. (premessa:  a quel tempo mi dovevo mantenere agli studi, e con 300 euro dovevo andare avanti tutto il mese: mangiare, benzina, uscite con gli amici, e meno male non avevo una donna!!!)
Questo balletto prendere i soldi o restituirli, andò avanti una settimana, poi presi coraggio e portai il borsello ai carabinieri.
Mi pentii subito dopo, ma ormai era fatto.
Oggi sono fiero di quello che ho fatto.
Forse la proprietaria dei soldi non si è accorta nemmeno dei soldi , e non ha ringraziato i carabinieri , ma per me è stato un gesto di fiducia. Fiducia che nel mondo le cose possano cambiare, che la gente non pensi solo a se stessa, ma che faccia quello che è giusto che venga fatto.
In questa società è difficile dare fiducia alle persone, lo ammetto. E’ difficile dare fiducia a un venditore, alla tua donna che ti dice che non ti ha tradito, a tuo marito che ti dice che ti amerà per sempre.
Con questo non dico di essere degli sprovveduti, ma possiamo non partire prevenuti.